lunedì, giugno 12, 2023

Estate 2023 - vicini al solstizio

Disclaimer Questo blog non rappresenta una testata giornalistica [...] chi ritenesse danneggiati i suoi diritti d'autore può contattarmi per chiederne la rimozione. Ecco l'attività in ripresa, dopo una pausa lunga. Il tempo trascorso ha consentito alcuni cambiamenti, altri li ha forzati;tutti sono stati accolti in un modo che si spera il migliore possibile. Da ora pare realistico "mettersi a fare sul serio".

domenica, aprile 19, 2020

Il tempo è questo - vivere il conflitto, fare la rivoluzione

Quanto tempo! Disclaimer Questo blog non rappresenta una testata giornalistica [...] chi ritenesse danneggiati i suoi diritti d'autore può contattarmi per chiederne la rimozione.

lunedì, novembre 11, 2019

venti di guerra - brezze di pace

Disclaimer Questo blog non rappresenta una testata giornalistica [...] chi ritenesse danneggiati i suoi diritti d'autore può contattarmi per chiederne la rimozione. La stagione autunnale costringe a un ripensamento delle proprie attività

domenica, ottobre 14, 2012

Autunno, stagione dei ripensamenti. Si conclude la stagione dell'orto e viene naturale tirare le somme.
In un forum di agricoltori di scuola Fukuoka ho trovato, tra gli ultimi, un intervento che mette in discussione la mancanza di numeri a sostegno delle osservazioni. L'autore sottolinea come, entro il perimetro della sua personale sperimentazione pluriennale, le erbacce la facciano da padrone; evidenzia come il suo principale impegno sia il diserbo manuale, e come nonostante questo lavoro gravoso e assiduo non riesca a produrre che miseri raccolti, malformati, insufficienti a sostentare alcunché.
Personalmente la mia sperimentazione biennale è orientata nella stessa direzione, anche se con qualche differenza. Ci sono specie che crescono decisamente bene: cicoria, zucchine - sebbene queste ultime "corrette" da una lettiera di stallatico consistente. Altre cose non riescono proprio a svilupparsi (cetrioli, piselli) mentre i fagioli sono striminziti, i pomodori - però acquistati al mercato già in pianta - insufficienti pur se graziosamente sviluppati attorno al tutore. N.B. la stagione scorsa ho lasciato i pomodori "a terra" come consigliava Masanobu; quest'anno al contrario li ho legati, i risultati sono stati migliori.


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giovedì, febbraio 02, 2012

redirezione è un incitamento a proseguire

da tempo Splinder aveva comunicato che alla fine di gennaio avrebbe dismesso il servizio di blog. Seguendo le istruzioni, i documenti inseriti sono stati trasferiti qui; ho potuto verificare che da oggi la redirezione è trasparente.
Bene, questo è un segnale che si potrà aumentare l'esercizio di riflessione (solipsistico, come sottotitolavo precedentemente)


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martedì, gennaio 31, 2012

Sommessamente, perchè abbiamo bisogno di maggiore incisività

mercoledì 30 novembre 2011, 14.48.22 | berti_1
gira tra i trafiletti l'aforisma del politico che si è scoperto affetto da leucemia; i giornalisti mettono questa "brutta notizia" personale in relazione con l'essersi cibato di verdure provenienti dalla Zona Contaminata.
Personalmente non sono ovviamente in grado di dedurre nulla, così come una rondine "non fa primavera" e non è una quantità statistica.
Dieci giorni fa è girata clandestinamente una notizia: le segnalazioni di iodio 131 in atmosfera hanno avuto un aumento inspiegabile: alcuni giorni dopo qualcuno ha ventilato di un incidente in slovenia. Poi le voci sono state sopite.
Mi sono accorto che vivo costantemente sotto una campana di emissioni elettromagnetiche di varie frequenze, di diversissime intensità. Vedremo.


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i bambini di Fukushima e gli studi di Masanobu Fukuoka

mercoledì 27 luglio 2011, 21.15.10 | berti_1
non è da molto che ci si interroga sulla consistenza della ripresa della "vita normale" nelle zone devastate dal terremoto-tsunami E avvelenate dalle radiazioni di metalli pesanti sparsi in atmosfera poi ricaduti al suolo.
Parlo naturalmente del Giappone, il più avanzato laboratorio genetico e sociale del terzo millennio: su questa definizione e sulle sue conseguenze ne vedremo delle belle. Pensiamo che sono passati soltanto quattro mesi e nessuno parla più del giappone. Nulla. Complice forse la asprezza della lingua e la totale incomprensibilità della scrittura, per l'Occidente si è aperta una nuova Era Media pre-Marco Polo: il mondo si ferma agli urali - o meglio al Brahamaputra! non dimentichiamoci la Missione Afghana!.
Il Giappone "la terra del grano maturo", nel 2006 contava circa 120mln di abitanti, più o meno il doppio dll'Italia, sparsi in isole e isolette, addetti a agricoltura, pesca e tanta, tanta industria hi-tec.
Adesso circa 70.000 famiglie intorno alla provincia di Fukushima si stanno chiedendo come fare a attutire i danni da radiazioni, quelle assorbite dagli organismi in evoluzione che corrispondono ai loro figli. E non sanno darsi alcuna risposta.
Guardano all'esempio sovietico: nell'86, con valori di radioattività ambientale di circa metà di quelli attuali in giappone, le persone sono state evacuate permanentemente. Certo, la Russia è vasta e c'è posto anche per chi non ne ha mai avuto uno. Ma perchè in giappone si lasciano le cose come stanno? Nessuna indicazione su verdura, frutta, pescato. Nulla sull'igiene ambientale. Si vive con la sensazione che ogni sbuffo di polvere alzata dal passo sia un'inalazione mortale. Lentamente mortale.
Fukushima come Casale Monferrato, sai che dovrai morire ma non hai altro posto dove andare.


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contrordine camerati!

domenica 15 maggio 2011, 10.10.23 | berti_1
Con la solita mossa del cavallo le persone che dovrebbero governare gli affari del paese, ma che invece pensano benissimo ai loro, tentano di affossare il referendum sul nucleare e insieme tutti gli altri.
Ho l'impressione che non ci riusciranno.
Questa mattina a Erba (co) si terrà un dibattito su "nucleare e agricoltura: dal prodotto agricolo all'alimentazione con le scorie". E' all'interno di una giornata di sensibilizzazione per la biodiversità e l'agricoltura e l'alimentazione a chilometri-zero.
Ogni iniziativa di dibattito e di informazione è importante, ma questa tra le altre spicca per il contenuto fortemente antiviolento e "pacifero".
L'iniziativa continua nel pomeriggio con altri dibattiti e laboratori teorico-pratici sulla coltivazione e sulla trasformazione dei cibi vegetali.

Informazioni più complete QUI

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l'affare nucleare - il forum della macchina pubblicitaria

venerdì 8 aprile 2011, 10.46.55 | berti_1
ecco - tratti da "Lettera 43" - i primi nomi di imprese coinvolte nel Forum Nucleare: l'associazione no-profit (!) promotrice tra gli altri del famoso inserto televisivo della scacchiera.
Essi sono: I soci fondatori, con un capitale sociale di 1 milione e 60 mila euro, Enel Spa e Electricité de France (Edf); a questi si sono aggiunti un’altra ventina di colossi del settore, previo pagamento di quote associative da minimo 10 mila euro più stanziamento straordinario per finanziare la campagna stampa. In pratica, tutta la filiera del nucleare internazionale: Alstom Power, Ansaldo Nucleare, Areva, Confindustria, E.On. Edison, Federprogetti, Flaei-Cisl, Gdf Suez, Sogin, Stratinvest Energy, Techint, Tecnimont, Terna, Uilcem, Westinghouse. In più alcuni atenei - Politecnico di Milano, la Sapienza di Roma e le università di Genova, Palermo e Pisa - chiamati a fare da soci onorari.
Presidente dell’associazione: Chicco Testa, l’ex ambientalista [...]

Tra l'altro, in questo luogo dopo una rapida ricerca con un motore qualsiasi ho recuperato lo statuto del Forum. Interessante documento, in particolare - ma questo è ovvio - sono stato colpito dall'organizzazione aziendalistica dell'assemblea e del consiglio di amministrazione, nei quali chi più ha pagato più voti può vantare. Che ingenuo che sono!

Prossimamente, un tentativo di verifica su alcune delle aziende citate.

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europa nucleare

mercoledì 30 marzo 2011, 12.16.05 | berti_1
"... non è vero che siamo obbligati a utilizzare l'energia elettrica francese, nucleare; lo facciamo di proposito perchè loro debbono svenderla, per la scarsa flessibilità della loro produzione nucleare, e noi non utilizziamo che parzialmente i nostri impianti. Abbiamo in Italia una potenza elettrica degli impianti esistenti pari a oltre 102 miliardi di Watt e ne consumiamo solo 55,3 (comprese la quota importata e quella dovuta alle manutenzioni). Dati di Terra nel 2008, con previsioni al 2019 di un consumo intorno ai 89 miliardi di Watt" - Vittorio Sartogo, il manifesto, 30/03/2011

E' bellissimo!

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misurare l'energia

giovedì 7 aprile 2011, 12.40.38 | berti_1
Eccoci dunque a un elemento di conoscenza in più: la potenza espressa in Gw (miliardi di watt, milioni di kilowatt) fornisce annualmente un'energia in Gwh (gigawattora) pari al suo valore moltiplicato per le ore di un anno che sono 8670 per ogni anno di 365 giorni.
Si possono rileggere con più tranquillità i dati esposti qualche giorno fa.

Dal sito di www.educambiente.tv copio le seguenti informazioni:
"In Italia i consumi elettrici sono stati nel 2009 pari a 88,64 Mtep, ossia 38,54 GW o 337.601 GWh.

Tale dato è detto anche "consumo o fabbisogno nazionale lordo", e corrisponde all'energia elettrica di cui ha bisogno l'Italia per far funzionare tutti gli impianti, strumenti o mezzi alimentati ad energia elettrica, e contiene anche una percentuale pari al 13,3% di energia importata dall'estero.

Rispetto al 2008, il 2009 ha registrato una contrazione nella richiesta pari al 5,66%, in parte attribuibile alla recente crisi economica e in parte alle perdite di rete, calcolate intorno ai 5,34 Mtep (2,32 GW o 20.353 GWh).
Nel 2009 la composizione percentuale delle fonti energetiche impiegate per la copertura della domanda è stata determinata con il 67,3% di produzione da combustibili fossili, il 19,4% da fonti rinnovabili (energia eolica, idroelettrica, solare e geotermica) e il rimanente dal sopra accennato 13,3% di quota importata dall'estero. L'Italia è il secondo Paese al mondo per importazione di energia elettrica, l'80% circa della quale proviene da Svizzera e Francia. Di questo 80%, il 40% di parte "svizzera" e l'87% di parte "francese" è di origine nucleare: quindi, l'Italia importa energia nucleare per una percentuale compresa tra il 6 e il 7% del proprio fabbisogno. L'Italia è il paese europeo (sesto al mondo) maggiormente dipendente dal petrolio per la produzione di energia elettrica."

Relativamente all'importazione da altri Paesi, la percentuale corrisponde alla metà circa di quanto valutato nel post precedente essere l'importazione di energia elettrica in termini assoluti. Infatti su un totale di 339000 Gwh (e evidentemente non di Gw come avevo indicato precedentemente) 44.000 sono di importazione, pari quindi a circa il 13%.
Dunque siamo, come riporta anche il sito stesso di educambiente, intorno ai 20-22.000 Gwh: un valore assolutamente "risparmiabile" e non tale da giustificare un investimento oneroso, ad alto rischio sia fisico che finanziario, che inizierà a remunerarsi dopo un periodo lunghissimo, di almeno 20 anni.
A questo punto, uscendo malconci ma felici dalla selva di cifre, a chi giova investire sul nucleare?

p.s. un caro saluto al giornalista Sartogo, del quale avevo in parte dubitato, e che ora ho potuto comprendere nella profondità e completezza del suo argomentare



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verificare e criticare

sabato 2 aprile 2011, 11.16.03 | berti_1
sempre restando all'erta sul fronte dell'energia, ho tentato di decifrare con più attenzione i dati proposti dall'articolista qualche giorno fa.
La fonte ufficiale Terna, impresa che dal 2000 cura le rilevazioni quantitative e la pubblicazione dei dati sull'energia elettrica in Italia, illustra uno scenario apparentemente divergente da quello proposto da Sartogo.
Intanto, le unità di misura: è subito stato evidente il refuso dell'articolo, là dove si parla di miliardi di watt pare opportuno considerare i miliardi di kilowatt; perchè francamente 55 e spiccioli gigawatt sembravano pochini.
In effetti Terna dispiega una potenza utilizzata di 338.963 Gw "tutto compreso" per l'anno 2010 appena concluso, cioè 339 miliardi di kilowatt, di fronte a un impiego lordo di 333.296 Gw del 2009.
Sempre secondo Terna, la produzione per il 2010 si è attestata sui 295.019 Gw, di cui 219.750 da impianti termoelettrici tradizionali, 75.269 Gw dalle varie forme di energia rinnovabile: idrica, geotermica, eolica, fotovoltaica, biogas. Terna sottolinea dunque che mancano 43.944 Gw che sono stati acquistati dall'estero.
La pubblicazione di Terna non ci dice nulla della potenzialità produttiva degli impianti esistenti. E' altrettanto certo che Terna è uno dei partner industriali coinvolti nella avventura nucleare prossima, quindi ha qualche interesse a sottolineare la nostra condizione deficitaria.
Terna tuttavia propone anche le statistiche storiche sul suo sito http://www.terna.it/ Da qui si possono comparare i dati del 2008 che sono quelli cui l'articolo di Sartogo si riferisce.
Si legge dunque che i consumi e le produzioni sono espressi sia in Gwh, che è una misura dell'energia come potenza per quantità di tempo, sia in t.e.p. che sono le tonnellate equivalenti di petrolio, calcolate, per quanto riguarda le energie rinnovabili, sulla base del rapporto 2200Kcal/Kwh, insomma c'è da perdersi!
Mi riprometto di tornare su questo tema: ho scaricato i tabulatie linkato i siti. Ora vado a stendere i panni, intanto penso: è proprio vero che bisogna essere ingegneri per capire le statistiche?


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tutti se la prendono con chi non si difende...

giovedì 27 gennaio 2011, 9.23.10 | berti_1
Ogni persona ha i suoi bravi motivi per arrabbiarsi. Anzi, per essere arrabbiata.
La realtà ci appare spesso sorda e cieca ai nostri bisogni, ci lascia disarmati e nudi di fronte al cosmo gelido e indifferente; noi non troviamo in alcun luogo un riparo.
Allora cerchiamo una vittima sulla quale sfogare la nostra frustrazione.
Sentiamo di non essere che elementi - e neppure i più importanti - dell'universo; ci aspetteremmo solidarietà derivante dalla condivisione di questa consapevolezza. Invece troviamo prevaricazione, sfruttamento, in generale arroganza. Non mi vengono i termini per esprimere la sensazione di ingiustizia subita - quello che più ferisce è la facilità, la spontaneità con la quale si calpestano i sentimenti altrui senza il minimo ripensamento. Senza la più pallida percezione dell'esistenza altrui.
Parole come dignità, uguaglianza, umanità: sono buone per i libri o per i discorsi. La prassi, la prassi di Ciascuno Di Noi, è improntata alla lotta per la supremazia. Spesso dimentichiamo che per ogni vincitore la massa dei vinti cresce.


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recupero di post di altro sito

comincio da qui il recupero del blog ai sensi del decreto (su splinder)

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giovedì, giugno 10, 2010

chi troppo, chi niente

Ecco che ritorno giusto oggi con un'emozione nuova, un esperimento di almeno un quarto d'ora per 44 megabyte. Valeva la pena? è valsa la pena tentare, eccome!

ecco il link

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