martedì, settembre 11, 2007

Spinte di destra, derive "caudilliste"

Sei mesi fa ho scritto una "cosina" a proposito del potere. A distanza di tempo, molti elementi si sono trasformati, non sempre (!) in una direzione favorevole.
Allora, vediamo:
  1. deriva di destra nelle politiche di sicurezza dei sindaci (destra o sinistra)
  2. dibattito sulle pensioni
  3. organizzazione della manifestazione del 20 ottobre
  4. manifestazione "spintanea" V-Day organizzata dal popolo della rete
  5. "Sbilanciamoci" a Porto Marghera...

L'elenco sarebbe lungo: i migranti in mare e la cattura dei pescatori tunisini...

Soffermiamoci sulla polarizzazione: la "società civile" si aggrega su temi di interesse comune, la "politica" affronta di petto questioni sociali proponendo soluzioni (?) di forza. Ampi strati di popolazione delegano ai loro rappresentanti la gestione del disagio, pronti tuttavia a schierarsi non appena si apra uno spiraglio di visibilità mediatica. E il loro schierarsi è portatore di messaggi di intolleranza.

Le lotte operaie, il semplice lavoro, in tutto questo è trascurato e in sordina.

I cittadini che assediano i Rom in provincia di Pavia, che lavoro fanno? dove si ritrovano abitualmente, in quali sedi confrontano le loro idee con quelle degli altri concittadini...?

Gli abitanti di Milano o di Firenze, quanto sono infastiditi dai "lavavetri", nello svolgersi delle loro attività quotidiane? dove trovano le competenze e il vigore per organizzarsi, dove le occasioni - istituzionali o informali - per esprimersi?