mercoledì, maggio 27, 2009

uno spunto: essere lì per amare

animali schiavi non ne ho, ma un albero pieno di merli, passeri e pettirossi; un cielo rondinato in primavera, adesso per capirci, e una siepe di scriccioli. Poi un riccio, ma forse sono due, che viene di soppiatto a rubare le chiocciole.
Io ascolto.
Mantegazza Raffaele confermava qualche sera fa che con i figli è importante non la qualità del rapporto, ma la quantità. Penso che abbia ragione. Occorre essere lì, magari a fare altro, sfogliare il giornale mentre fanno i compiti, leggere un libro o semplicemente guardare nel vuoto. Stare lì superando l'enfasi del fare, del proporre, del... e se il nodo della relazione è esserci, non può che essere quantitativo. Essere vicino tanto. Più che si può.
Con gli animali che scelgono il mio cortile è lo stesso, semmai di più. Essere e (è) essere fermi. Che lezione ineguagliabile!


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